COSTELLAZIONI FAMILIARI: GLI ORDINI DELL’AMORE

SCOPO DELLE COSTELLAZIONI FAMILIARI E’ RIPORTARE TUTTO NEL GIUSTO ORDINE, IN QUESTO ARTICOLO PARLIAMO DELL’ORDINE DELL’AMORE

Tutte le cose funzionano se c’è l’Amore, ma se c’è anche il rispetto con cui l’amore si esprime.

L’amore si manifesta nel mondo in una certa modalità se noi rispettiamo questi ordini siamo allineati al volere dell’Universo e la nostra vita comincia a scorrere facilmente.

Nel corso della nostra vita cominciamo ad esplorare questi ordini , alcuni sono dentro di noi e sono innati e li portiamo avanti, altri invece li scopriamo mano mano che ci vengono proposte delle esperienze da vivere.

 

Primo Ordine dell’amore: diritto di appartenenza

ogni membro della famiglia vi appartiene nello stesso modo, indipendentemente dai suoi meriti, dai suoi demeriti, dalle sue colpe, dal suo destino e qualunque sia o sia stato tale destino. La sua appartenenza deve essere pienamente riconosciuta e rispettata.

Non appena ad un membro della famiglia viene rifiutata o negata questa appartenenza, si determina un disordine con conseguenze pesanti su tutto il sistema familiare.

È utile specificare chi appartiene alla nostra famiglia:

  • Tutti i bambini, anche quelli abortiti, abbandonati, dati via e dimenticati. Inclusi i fratellastri e i fratelli illegittimi.
  • I genitori e i loro fratelli naturali, inclusi quelli abortiti, dati via e dimenticati.
  • Partner precedenti dei genitori. Nella costellazione si mostra che essi vengono rappresentati dai figli della futura relazione, se non vengono visti e riconosciuti come appartenenti.
  • I nonni, ma senza i loro fratelli, anche se a tal riguardo esistono eccezioni. Anche qui, includiamo  i partner precedenti dei nonni.
  • Tutti coloro che con la loro morte precoce o con la loro sfortuna hanno procurato un vantaggio agli altri membri della famiglia. Con ciò, hanno contribuito alla sopravvivenza della loro famiglia attuale e dei loro discendenti.
  • Se  componenti della famiglia fossero colpevoli della morte di altri uomini, le loro vittime appartengono alla famiglia e devono essere riconosciute come appartenenti a questa.
  • Questo vale anche viceversa. Se nella famiglia c’erano vittime di assassini esterni alla famiglia, anch’essi appartengono alla famiglia. Si mostra, che quando questi non sono riconosciuti come appartenenti, vengono rappresentati da componenti futuri della famiglia. Vale a dire che membri futuri della famiglia  provano in loro l’energia omicida degli assassini, nonostante siano completamente ignari di loro.
  • Tutti coloro che noi rifiutiamo o verso i quali ci sentiamo debitori, vengono rappresentati più avanti da altri membri della famiglia. Per lo meno a livello di sentimenti, ma spesso anche nel comportamento.

 

Le conseguenze dell’esclusione

Nella famiglia, dove c’era l’esclusione di un membro della famiglia, esiste  un movimento  che cerca di andare a riprendere il componente escluso o dimenticato per  ridargli il posto spettante. Fino a quando ciò non avviene, l’escluso viene rappresentato da un altro membro della famiglia. La persona esclusa si impossessa di questo membro senza che questi se ne renda conto.  L’escluso si fa notare nella famiglia tramite questa persona.

Questo membro si sente anche lui escluso. Egli prende su di sé i sentimenti e i sintomi del componente escluso e alla fine anche il suo destino. Noi, nella costellazione familiare, lo chiamiamo irretimento.

Nella costellazione familiare l’irretimento viene alla luce e può essere risolto quando il membro  escluso viene accolto nuovamente nella famiglia.

Di questo fenomeno colpisce il fatto che normalmente l’irretimento  prende un componente della famiglia che non era in nessun modo responsabile dell’espulsione. Spesso risale alla  generazione precedente o addirittura a quella prima ancora. L’irretito viene prescelto per questo compito da un’altra forza, al di là delle nostre concezioni di colpa e innocenza.

In questo senso, l’irretimento ha un effetto impersonale perché ha una visione d’insieme. Vuole il ripristino dell’ordine e quindi vuole ricongiungere quello che é separato, desidera che venga anch’esso unito agli altri.

In questo compito,  cioè per il ripristino di quest’ordine vengono coinvolti non solo i responsabili dell’esclusione, ma anche i loro discendenti.

Molti problemi nella famiglia – famiglia qui nel senso più ampio di quello inteso prima – sorgono a causa della violazione di questo ordine. Si mostra anche che l’uguale diritto di appartenenza viene prestabilito ed imposto da un potere  più alto.

 

Secondo Ordine della Amore: Ordine Gerarchico

Ciascuno nella famiglia occupa un posto preciso, che appartiene solo a lui e contiene la sua forza e al sua dignità. Tale ordine è gerarchico, in quanto chi viene prima ha la precedenza su chi viene dopo nel sistema.

L’ordine gerarchico stabilisce il periodo di appartenenza; chi era membro della famiglia prima ha la precedenza su coloro che sono venuti dopo di lui. Quel potere che nella vita designa tutto ha chiamato lui prima di coloro che gli sono venuti dopo.

In questo modo, i genitori vengono prima dei loro bambini, il primogenito viene prima del secondogenito e così via. Ciò significa che se uno arrivato dopo si solleva al di sopra di colui che c’era prima, egli  infrange quest’ordine gerarchico.

Le conseguenze della violazione dell’ordine gerarchico  possono portare persino alla morte, intesa anche in senso ampio.

Questo può spaventare,  soprattutto perché l’ordine gerarchico viene infranto inconsapevolmente e anche per amore.

Basti pensare ad un bambino che percepisce interiormente la disperazione di uno dei genitori attratto dalla morte per un qualsiasi motivo, egli può dirsi,  interiormente nell’anima: “muoio al posto tuo”.

Un bambino sta nell’ordine gerarchico sotto ai genitori. Se egli vuole morire al loro posto, egli si solleva al di sopra di loro, come se potesse disporre della loro vita e morte. Attraverso queste frasi interiori egli si pone sopra di loro, al primo posto.

 

Terzo Ordine dell’Amore: Equilibrio tra il Dare e l’Avere

L’equilibrio tra il dare e l’avere è fondamentale in tutte le relazioni. Dove qualcuno toglie, c’è la necessità che qualcun altro debba rimettere, il sistema tende a promuovere una compensazione.

Non appena noi prendiamo o riceviamo qualcosa da qualcuno, noi ci sentiamo allo stesso modo obbligati a dargli qualcosa  e proprio qualcosa dello stesso valore. Noi ci sentiamo debitori  nei suoi confronti finché non gli abbiamo ritornato qualcosa di adeguato e abbiamo quindi compensato. Dopo di che, ci sentiamo, nei suoi confronti, nuovamente innocenti e liberi. Questa coscienza non ci lascia in pace finché non abbiamo compensato.

Questa legge di equilibrio deve essere mantenuta anche nei rapporti dei genitori, che sono i più grandi e dei figli, che sono i più piccoli. In questo caso i genitori danno ed i figli ricevono. Quando viene violato questo ordine si parla di “movimento interrotto” che molto spesso emerge durante le costellazioni.

Il movimento verso la madre viene in qualche modo interrotto quando il figlio, in un determinato momento della relazione con lei, si è sentito abbandonato ed ha deciso che avrebbe potuto per sempre fare a meno di lei. Uno dei casi caratteristici si verifica alla nascita con il parto cesareo o quando la madre è costretta a seguire un figlio a scapito di un altro per ragioni molto gravi. Il bambino si trova ad essere separato precocemente da lei e vive tutto questo distacco come un forte rifiuto e si sente respinto dalla madre in modo repentino e violento.

Chi ha vissuto questa esperienza da adulto non avrà il coraggio di abbandonarsi in modo completo all’amore per la paura di subire nuovamente quel forte dolore e di conseguenza oscillerà sempre tra il desiderio di abbandonarsi e la paura.