La PNL (Programmazione Neuro Linguistica)
Fra gli ulteriori strumenti a disposizione del Counselor vi è la PNL (Programmazione Neuro Linguistica).
In questo articolo accenneremo agli aspetti principali di questa tecnica
La PNL è un modello di comunicazione interpersonale, nata dall’osservazione degli schemi mentali e comunicativi delle persone di successo, categorizzati in un sistema facile da apprendere, con l’assioma che ciascuno di noi fosse in grado si impararlo per ottenere nel giro di breve tempo risultati dello stesso tipo.
Da questo tipo di PNL aziendalistica si differenzia e si distacca la PNL umanistica, che si concentra soprattutto sui metodi migliori per comunicare e sul “rapport” ossia sulla relazione da stabilire. La PNL parte da due assunti di base. Il primo afferma che “non si può non comunicare”, il secondo afferma che “la mappa personale di ognuno di noi non corrisponde alla realtà”. Per mappa si intende l’insieme di tutti le nostre idee, del nostro modi di vedere il mondo e tutti gli avvenimenti che vengono prodotti. Di conseguenza se due persone entrano in relazione bisogna lavorare sulla zona di comunicazione che produrranno le loro due “mappe”.
Il counselor nell’assumersi la responsabilità della comunicazione può attraverso la PNL, usare maggior soluzioni, ed andare oltre la normale interpretazione, seguire la comunicazione verbale, la comunicazione non verbale, e la comunicazione para verbale (timbro della voce, tono della voce).
Per creare un “rapport” bisogna avere presente che nelle relazioni la comprensione di quanto viene comunicato fa affidamento sull’espressione verbale per il 7%, sull’espressione para verbale per il 33% e sull’espressione non verbale per il 66%. Ne scaturisce che per fare “rapport” bisognerà decisamente agire su quella fascia che afferisce al para verbale e al non verbale.
Nella PNL è quindi molto importante imparare a sintonizzarci con i nostri interlocutori, a volte allineando il ritmo del respiro (para verbale) oppure modulando la nostra postura alla postura dell’altra persona (non verbale): in questo modo l’inconscio decodifica questo atteggiamento come similitudine: “questa persona è come me” e da questa similitudine ne deriveranno la fiducia e l’empatia nei confronti dell’interlocutore. Con la tecnica del rispecchiamento sarà possibile quindi creare il “rapport” e aumentare così la percezione e trovare ancora nuove possibilità e terreni di incontro.